Le donne di Minsk – La rivolta pacifica per la democrazia in Bielorussia

Con un testo di Giulia Lami Con interventi di Ekaterina Ziuziuk e Riccardo Noury

Prefazione:

Anna Zafesova

Il prezzo originale era: 14,00€.Il prezzo attuale รจ: 13,30€.

Codice Isbn:

9788868615482

Anno di pubblicazione:

2021

Tipo di Copertina:

Flessibile

Numero Pagine:

112

Disponibile anche:

E-Book
Category: ,

Descrizione

Il 9 agosto 2020, appresi i risultati delle elezioni presidenziali,ย frutto di brogli e intimidazioni, una mobilitazione mai vista si riversa nelle piazze per protestare contro la conferma a presidente della Bielorussia di Aleksandr Lukashenko, da 26 anni al potere.

Le autoritร  di Minsk danno vita a una massiccia campagna di arresti nei confronti di migliaia di manifestanti pacifici, cui seguono torture nei centri di detenzione della capitale e di altre cittร  del Paese.

Laura Boldrini e Lia Quartapelle solidarizzano immediatamente col movimento di protesta, il cui epicentro รจ lโ€™attivismo delle donne: si recano a Vilnius per incontrare la leader dellโ€™opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, tornano in Italia per raccontare il loro viaggio e fondano un comitato di solidarietร , che intende sostenere il processo democratico raccogliendo intorno a sรฉ lโ€™attenzione dei movimenti per i diritti umani e che coinvolge da subito la diaspora bielorussa in Italia.

A distanza di un anno da quegli avvenimenti, questo libro vuole fare il punto della situazione, rendere omaggio alla straordinaria prova di coraggio delle piazze bielorusse, in modo particolare delle donne, e raccontare la recente storia di un Paese di cui si conosce poco.

โ€œUna rivoluzione popolare, che oggi viene repressa con una brutalitร  che in Europa non si era vista dal 1968, dai carri armati russi a Praga. Le ragazze di Minsk che tanto avevano entusiasmato i fotografi oggi sono in carcere [โ€ฆ] oppure sono scappate dal loro Paese, per paura di venire incarcerate, picchiate, stuprate. Lโ€™Ucraina, la Polonia e la Lituania sono piene di esuli, migliaia di persone che hanno scelto la fuga, spesso allโ€™ultimo momento prima dellโ€™arresto, di fronte al dilemma atroce se rischiare la libertร  o mettersi in salvo e lasciare come ostaggi al regime parenti e amici. Le denunce di torture โ€“ per far confessare, per rivelare i nomi di altri attivisti, per puro sadismo โ€“ sono centinaia: manganelli, elettroshock, soffocamenti e le morti sospette in cella sono casi su cui nessuno indaga, nonostante alle famiglie vengano restituiti corpi con evidenti segni di traumi. Si viene arrestati per una parola sbagliata, un colore dei calzini (bianco-rosso) sgradito, per un post su Telegramโ€. (Anna Zafesova)

Informazioni aggiuntive

Peso 0,400 kg

Ti potrebbe interessare…