Devoti Leonardo

Leonardo Devoti. Nato a Fiorenzuola d’Arda da padre italiano e madre polacca il 19 luglio 1950, pochi mesi prima dell’arrivo della nonna materna, Maria Krafczyk, cresce in una famiglia in cui si fondono tradizioni profondamente diverse: quella piacentina, di origine contadina, e quella tipica della Slesia, di stampo mitteleuropeo. La cultura polacco-tedesca si rafforza e si radica in Leonardo Devoti grazie al rapporto quotidiano con la nonna e al legame tenero e affettuoso  con lo zio Johannes Tyrra (Onkel Hanns), prematuramente scomparso.

Molto presto, a partire dall’età di 12 anni, passa intere giornate a leggere le opere pubblicate nelle edizioni tascabili della B.U.R., fra cui quelle di Shakespeare, Daudet, Storm, Poe, Tolstoi, che compra o si fa regalare in modo del tutto casuale.

Dopo essersi diplomato al Liceo Scientifico, abbandona il tentativo di laurearsi in Giurisprudenza e si ritrova a lavorare in banca dove scopre, fin dal primo giorno, cosa significhi nel concreto e in tutti i suoi risvolti il concetto di alienazione. Dopo sette anni riesce finalmente a licenziarsi e a riprendere gli studi. Questa volta si laurea, con lode, in Lettere all’Università di Parma.

Da allora ha svolto varie professioni: l’Assistente universitario, il Professore di italiano, il Ricercatore presso l’Università di Losanna, il Geografo, il Direttore di un fast food, il Venditore di spazi pubblicitari, il Direttore Commerciale, il Responsabile di marketing; il Direttore di un Centro di Documentazione, il Curatore di Mostre e relativi cataloghi. Attualmente è Responsabile dell’Area Giovani, Educazione e Scuola del Touring Club Italiano, ma ancora non sa cosa farà da grande.

Di poche cose è orgoglioso: di essersi laureato, di aver smesso di fumare, di essere felicemente sposato, di avere due figli meravigliosi, di essere attorniato da tanti amici e di aver portato a termine il suo primo romanzo, La seconda luna (Infinito edizioni, 2005).

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