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“Check-point Kyiv”, domani presentazione a Schio
18/03/2024. “Pochi giorni di guerra e subito i primi cambi d’abitudine racconta il giornalista Pierfrancesco Curzi nel libro dal titolo Check-point Kyiv. L’invasione dell’Ucraina raccontata dal campo. Ad esempio, il saluto tra persone comuni per strada, sostituito da un inno alla resistenza entrato nel quotidiano: “Slava Ukraini” (gloria all’Ucraina) a cui rispondere con un perentorio “Heroyam slava” (gloria agli eroi). La determinazione di un popolo la noti dalle piccole cose. In Ucraina ognuno ha messo a disposizione se stesso. Un effetto boomerang per Mosca trasformato in odio irreversibile.
Serhij a disposizione del Paese ha messo il suo business: il ristorante aperto un paio d’anni prima a due passi dalla piazza dell’opera di L’viv. A differenza di altri, Serhij ha deciso di tenerlo aperto, regalando i pasti preparati dallo chef. Due giorni dopo l’attacco della Russia, decisione condivisa in fretta, moglie e figli piccoli sono partiti a bordo di un furgone con destinazione Ancona, dove la madre di Serhij vive ormai da anni e si guadagna la pagnotta facendo uno dei tanti mestieri che gli italiani non vogliono fare, la badante. È stata proprio lei, Raysa, a mettermi “sulle tracce” del figlio (l’altra figlia, Viktoryia, è monaca delle Clarisse nel convento di Camerino). Rimasto solo, se si eccettua una gatta poco socievole, Serhij è andato avanti nella vita di tutti i giorni come se niente fosse. La sera del 23 febbraio ha deliziato i suoi clienti con sofisticati piatti a base di carne; dal 24 il suo chef, Andriy, ha preparato borsc – la tipica zuppa a base di barbabietola diffusa in tutti i Paesi di cultura slava; nel 2023 la battaglia tra Mosca e Kyiv per il riconoscimento della minestra nazionale e stata vinta da quest’ultima dopo il pronunciamento dell’Unesco – e altre prelibatezze della tradizione locale”.
Mentre i potenti della Terra usano le rispettive propagande per dissimulare le reali intenzioni sulle sorti del conflitto, in Ucraina la gente muore: i soldati, carne da macello buttata nel tritacarne di battaglie strada per strada in città spettrali; i civili, vittime innocenti della folle “operazione militare speciale” russa.
Per avere un quadro definito di quanto sta accadendo in Ucraina, la terra dei confini violati, dei mercati devastati, dei bambini scomparsi, è necessario sporcarsi le mani sul posto. In Check-point Kyiv. L’invasione dell’Ucraina raccontata dal campo l’autore racconta le sue esperienze personali di reporter di guerra dall’inizio delle ostilità attraverso le tappe vissute in prima persona nel Paese, i volti incrociati, le voci ascoltate, le riflessioni di un giornalista dal basso dentro le pieghe di un dramma epocale.
L’autore presenta il libro domani a SCHIO (VI), presso il Palazzo Toaldi Capra, via Pasubio, ore 17,30. Dialogheranno con l’autore Gianpiero Valente e Antonio Plebani.
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