Incontrare gli altri grazie a cibo, “Chicken parmigiana”, presentazione a Ischia domani

21/02/2024. “Il primo giorno, il pudim ci venne servito, in una sorta di pompa magna contenuta, da Italvina. Per la gente del posto, si trattava di un dolce forse assai banale, ma per me e i francisi fu amore al primo assaggio: lo accogliemmo con entusiasmo già solo a vederlo. Poi, gli “olala” di apprezzamento dei francesi pronunciati a labbra strette dopo il primo boccone si prolungarono in un crescendo di pimpanti “olalalalalala” proferiti a bocca spalancata per tutte le cucchiaiate seguenti. Italvina abbassò gli occhi di gratitudine e timidezza, spiazzata e forse anche un po’ imbarazzata da cotanta gioia per un semplice dessert che lei era così abituata a preparare. Da quel giorno, quasi annusavamo nell’aria in ogni casa per capire se ce lo avrebbero servito, attivavamo il pudim-detector già prima di cominciare il pranzo. Spesso, c’era una tavola apparecchiata per noi in cortile o, comunque, in uno spazio esterno alle abitazioni organizzatesi per accoglierci. Per andare in bagno si doveva quasi sempre attraversare la casa. Chi percorreva per primo il corridoio alla ricerca dei servizi igienici, quindi, aveva una missione in più: prendersi la briga di buttare l’occhio qua e là per vedere se c’erano in giro tracce di pudim.
Il più delle volte, il dolce veniva lasciato dalle donne di casa in bella mostra su un mobile della cucina o di un’altra stanza, un po’ come i casatieddi nel periodo di Pasqua o gli struffoli a Natale troneggianti su tavoli e credenze di case di nonne e zie procidane. Il “je l’ai vu, je l’ai vu” (“l’ho visto, l’ho visto”) di chi tornava dalla missione bagno e scovapudim, condiviso a bassa voce e con occhiate complici con il resto del gruppo, rendeva ancora più allegra l’atmosfera delle tavolate nei cortili delle case capoverdiane”.

Questo brano, tratto da Chicken parmigiana, il nuovo libro di Valeria Di Meglio, con un tono leggero ci fa immergere nella calorosa ospitalità di Capoverde e ci fa capire quanto sia importante condividere l’esperienza del cibo, momento universalmente noto per avvicinare le persone e stimolare la curiosità su aneddoti, storie e tradizioni. Un libro che è un viaggio nelle cucine di tanti Paesi e che ci mostra come si può ritrovare il senso di casa altrove e come si può portare l’altrove a casa, in un continuo confronto personale e culturale con un’alterità sempre in movimento.

Segnaliamo l’incontro con l’autrice che si terrà domani a ISCHIA (NA), presso la biblioteca Antoniana, ore 17,00. Dialoga con l’autrice Ciro Cenatiempo. Letture e brani musicali a cura del gruppo culturale procidano Amato Libro.

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