Sessant’anni dalla parte dei diritti umani – e-book

Sedici grandi autrici e autori che negli anni hanno mostrato particolare vicinanza ai temi dei diritti umani firmano altrettanti testi inediti in occasione dei sessant’anni di Amnesty International. In ogni contributo viene spiegato il significato del lavoro di Amnesty International e viene offerto alle lettrici e ai lettori uno sguardo sul futuro dei diritti umani […]

Prefazione:

Gianni Rufini

Testi:

Caterina Bonvicini Pino Cacucci Annalisa Camilli Angela Caponnetto Paola Caridi Giuseppe Catozzella Ascanio Celestini Giancarlo De Cataldo Alessio Forgione Fabio Geda Riccardo Noury Moni Ovadia Roberto Saviano Elena Stancanelli Domenico Starnone Gian Antonio Stella

5,99

Tipo di Copertina:

Rigida

Disponibile anche:

Cartaceo
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Descrizione

Sedici grandi autrici e autori che negli anni hanno mostrato particolare vicinanza ai temi dei diritti umani firmano altrettanti testi inediti in occasione dei sessant’anni di Amnesty International. In ogni contributo viene spiegato il significato del lavoro di Amnesty International e viene offerto alle lettrici e ai lettori uno sguardo sul futuro dei diritti umani attraverso approfondimenti sui temi che autrici e autori sentono particolarmente vicini.

Un libro che lancia un qualificato sguardo in avanti su quanto ci sarà da fare negli anni e nei decenni a venire in nome dei diritti umani.

“Aprite i vostri quotidiani in qualsiasi giorno della settimana e troverete un articolo proveniente da qualche parte del mondo che parla di qualcuno che è stato imprigionato, torturato o messo a morte perché le sue opinioni o la sua fede religiosa sono inaccettabili per il suo governo. Ci sono milioni di queste persone in prigione – non tutti dietro la cortina di ferro o di bambù – e il loro numero è in crescita. Il lettore del quotidiano avverte un nauseante senso d’impotenza. Tuttavia se queste sensazioni di disgusto in tutto il mondo potessero essere unite in un’azione comune, ne potrebbe nascere qualcosa di efficace”. (Peter Benenson, The Observer, Londra, 28 maggio 1961)

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