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In libreria dal 14/11: “C’ero e non c’ero”
11/11/2025. โDa qualche tempo mi fanno visita i morti. Di solito accade al mattino, in bagno, mentre cerco di rendere presentabile la mia carcassa terrena. Per questo ormai ci vado col necessario per annotare le loro parole, prima che svaporino, abbagliate e dissolte dalla luce del giorno. Non li vedo, i morti. Non vedo immagini, nรฉ larve, nรฉ ombre. Sento solo le loro voci, come dei soffi, raschiamenti, rochi sussurri che fendono le nebbie della mia mente assonnata e prorompono di colpo alla coscienza in forma di singole parole, mezze frasi, a volte interi versi giร pronti per essere trascritti. Sono messaggi in forma di epitaffi funebri, musicali, a volte rimati. Epitaffi concepiti da ognuno per se stesso, forse esalati in quei pochi istanti alla fine dellโesistenza, quando ognuno rivedrebbe riassunta come in un timelapse lโintera propria vita su questa terra. Io, quasi fossi il โnodoโ finale di questa oscura forma di comunicazione, mi limito a convertire questi epitaffi provenienti dallโaltro mondoโฆโ.
C’ero e non c’ero, il libro di Roberto M. Polce, in libreria dal 14 novembre.


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