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Un estratto da “La leggenda del vino”
13/11/2025. โTra il vino e lโacqua fu sin dalle origini una sorda rivalitร , che, con lโandar degli anni si mutรฒ in nimicizia acerba e rabbiosa. Per tutto dove si affrontano, la contraddizione prorompe. Noรจ inventa il vino dopo il diluvio, e Diodoro e Nonno affermano lo stesso di Bacco; cosรฌ che si puรฒ dire chโesso viene al mondo per ragion di reazione, quando gli uomini stanchi e fastiditi di quella insipida e soperchiante umiditร , ne bramano unโaltra piรน gradita e piรน rara. Nel medio evo i due rivali vengono a guerra aperta, e non vโรจ contumelia, non calunnia, non ischerno di cui non si servano per discreditarsi a vicenda, per farsi segno lโun lโaltro allโabominazione dei popoliโ.
Il brano sopra riportato รจ tratto dal testo dal titolo La leggenda del vino, scritto dal poeta e letterato Arturo Graf, nel corso di una conferenza sul vino tenuta a Torino nel gennaio del 1890. Allโepoca i migliori letterati e studiosi tenevano dei cicli di incontri tematici, spiegando i loro punti di vista, alle volte anche con dibattiti animati, suscitando sempre un grande coinvolgimento di pubblico.
Graf si interroga sullโorigine del vino, chiedendosi se questo ebbe origini soprannaturali e divine oppure se sia opera dellโingegno umano. Ne La leggenda del vino viaggiamo dalle coste occidentali d’Europa, al primo cristianesimo, fino alla mitologia araba, in un percorso dove storia, leggende e miti si uniscono.

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