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Mister sei miliardi – I giovani, la scuola, il lavoro, la salute, il futuro della Bosnia Erzegovina

di: Leone Luca

Prefazione di Riccardo Noury
Introduzione di Predrag Matvejević
Postfazione di Gianluca Paciucci
Autore: Luca Leone

I bimbi della guerra di Bosnia oggi sono grandi e alcuni di loro, molti, hanno messo al mondo figli. Il trauma si trasmette di generazione in generazione, di padre e madre in figlio. I giovani bosniaci hanno idee da realizzare e storie da raccontare ma vivono in un Paese privo di lavoro e di speranze e studiano in scuole inadatte a formare le classi dirigenti del futuro. Scuole in cui, in molti casi, vige il principio della segregazione nazionale. Scuole dell’apartheid.
“Mister sei miliardi” è un viaggio profondo e intenso nell’universo dei giovani della Bosnia Erzegovina in un dopoguerra senza fine. Un viaggio che parte proprio dal ragazzo che dà il titolo al libro, la cui vita e le cui possibilità sono il paradigma del trattamento che un Paese devastato prima dalla guerra, oggi dai nazionalismi, dalla corruzione e dal neoliberismo, riserva alla sua parte migliore: bambini e ragazzi.
C’era una volta, in un luogo affatto lontano, non molto tempo fa come oggi, un Paese in cui bambini e giovani parevano non avere speranza.
Era, quello, un posto in cui i “signori” di una terribile guerra avevano ucciso, violato, cancellato ogni diritto, annientato sogni, azzerato speranze.
Un luogo, potete bel capirlo, in cui per quattro anni il buio aveva catturato, ogni mattino, la forza buona della luce, nascondendola in un forziere alla fine di un arcobaleno che da allora in avanti nessuno ha più veduto.
Oggi, in quel Paese affatto lontano, i giovani sono costretti a frequentare scuole in cui bambini e ragazzi di una religione non possono convivere in classe, giocare a ricreazione e crescere con bambini e ragazzi di un altro credo. In quel Paese per niente lontano anzi molto vicino, i programmi scolastici sono scritti dai nazionalisti non per insegnare e unire ma con lo scopo di dividere e contrapporre; e per i ragazzi che cercano un lavoro la risposta è quasi sempre no.
Di questo luogo in cui chi non ha lavoro non può avere un’assistenza sanitaria decente, in cui chi è diversamente abile lo è almeno due volte di più che altrove, in cui la forbice sociale è stata divaricata in tempo di pace oltre ogni limite raccontiamo in questo libro, in cui si riscontra «passo passo l’applicazione della formula orwelliana “chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato” attraverso il tentativo di separare e segregare l’istruzione sulla base di linee nazional-religiose». (Riccardo Noury)

«Luca Leone rende omaggio ai “costruttori” ostinati, donne e uomini, e li vede all’opera soprattutto in un settore specifico e universale, quello dell’Educazione, della Scuola, della Formazione. Il presente di questo settore, in Bosnia Erzegovina, è fatto di divisione, di ingressi separati nelle aule per studenti di confessione religiosa diversa, di programmi non condivisi, così come gli alfabeti – cirillico e latino – usati a discrezione degli insegnanti, non a unire ma a sottolineare appartenenze…». (Gianluca Paciucci)

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ISBN: 9788897016441
Collana: Catalogo Stampati
Caratteristiche: Formato cm 15x21, copertina plastificata a colori, filo refe
Anno di pubblicazione: 2012
Numero di pagine: 202
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Autori: Leone Luca