“Di fronte all’orso”, incontri con l’autore in Emilia Romagna

13/06/2025. “La lotta all’orso durò in Italia fino alle soglie della Seconda guerra mondiale, quando una legge fatta dall’uomo lo mise ufficialmente sotto protezione; come se le leggi che si scrivono su un pezzo di carta possano decidere della vita e determinare il destino degli esseri viventi, stabilendo cosa è giusto e cosa non lo è – scrive il naturalista e divulgatore Gabriele Bertacchini nel nuovo libro dal titolo Di fronte all’orso. Il conflitto, i risvolti culturali, il pensiero ecologico. Non fu del tutto sufficiente. Unalegge, del resto, non può cambiare le menti delle persone. Se non la sicondivide, se non la si comprende, se non la si lega al cuore come unaparte di sé, la si subisce e basta, e si cerca il modo per non rispettarla.

La caccia silenziosa, quella fatta di nascosto, di cui non si sanno con certezza i numeri, continuò all’ombra delle foglie degli abeti, con lacci, trappole e veleni; tanto che la popolazione, probabilmente, raggiunse una soglia numerica critica negli anni Cinquanta. L’opera di annientamento, però, non si completò fino in fondo, forse complice il progressivo abbandono della montagna che portò l’uomo a popolare maggiormente i fondovalle”.

La storia dell’orso in Trentino racconta quello che siamo come civiltà e in quale direzione stiamo andando; racchiude un modo di interpretare l’esistenza e di intendere la natura.

Le uccisioni degli orsi che si susseguono non sono mere questioni locali che interessano, preoccupano e amareggiano i soli movimenti animalisti. A queste si aggiungono, inevitabilmente, questioni di carattere ecologico che chi assume certe scelte e chi le sostiene non vuole affrontare, in quanto in contrasto con un modello dominante che ha privato i luoghi e i viventi diversi dall’essere umano di ogni dimensione “sacra”, rendendoli impiegabili e manipolabili a fini turistici ed economici.

Di fronte all’orso. Il conflitto, i risvolti culturali, il pensiero ecologico è un testo ricco di riflessioni profonde sul rapporto tra uomo e natura e vi invitiamo a partecipare agli incontri organizzati tra il bolognese e l’Appennino modenese, che si terranno secondo questo calendario:

– mercoledì 18 giugno, SAN PIETRO DI OZZANO (BO), presso Le Mura Il giardino del borgo, via San Pietro 40, ore 18,30. Introduce l’incontro Matteo di Oto, dialoga con l’autore Davide Celli. A seguire possibilità di apericena con prodotti biologici, contributo € 15,00, tel: 375/7994513;
– venerdì 20 giugno, CASTEL DEL RIO (BO), presso il bar Camaggi, piazza della Repubblica, ore 18,00. Aperitivo con l’autore, sarà presente Davide Celli;
– sabato 21 giugno, MONTEFIORINO (MO), presso il Parco della rocca, nell’ambito di Selvatica Festival, ore 16,00.

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