“Rapporto 2024-2025. La situazione dei diritti umani nel mondo”, incontri a Issogne (AO) e Torino

09/05/2025. “Per tutto il 2024, i governi, individualmente e multilateralmente, si sono dimostrati ripetutamente incapaci di intraprendere azioni significative per porre fine alle atrocità – si legge nel nuovo Rapporto 2024-2025. La situazione dei diritti umani nel mondo di Amnesty International. Gli Usa, il Regno Unito e molti stati dell’Ue hanno pubblicamente appoggiato le azioni compiute da Israele a Gaza. Gli Usa hanno fatto un uso improprio del loro potere di veto, con la conseguenza che per mesi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è stato in grado di intraprendere alcuna azione concreta, invocando un immediato ma limitato cessate il fuoco soltanto il 25 marzo 2024. Anche allora, gli Usa hanno indebolito il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dichiarando la risoluzione non vincolante, nel tentativo di fare da scudo al loro alleato e permettergli di non rispettarla. Un’azione più incisiva è stata intrapresa dall’Assemblea generale, che a settembre 2024 ha adottato una risoluzione che chiedeva la fine dell’occupazione israeliana della Palestina entro 12 mesi, e a dicembre 2024 altre due risoluzioni che chiedevano un cessate il fuoco permanente a Gaza, il rilascio di tutte le persone in ostaggio e il completo, rapido, sicuro e non ostacolato ingresso degli aiuti umanitari all’interno di Gaza e dintorni, e che riaffermavano inoltre il pieno sostegno all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (United Nations Relief and Works Agency – Unrwa). A novembre 2024, la Russia ha posto il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva la fine degli attacchi contro la popolazione civile in Sudan e che invocava la facilitazione dell’assistenza umanitaria per milioni di persone in condizioni di disperato bisogno.

I governi – suggerisce Amnesty International – dovrebbero riformare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in modo che gli stati membri permanenti non possano esercitare il potere di veto per bloccare azioni finalizzate a far cessare i crimini di atrocità e garantire un rimedio. Dovrebbero inoltre aumentare gli aiuti umanitari per la popolazione civile in condizioni di bisogno”.

151 Paesi del mondo analizzati in base al rispetto o meno dei diritti umani: violazioni nei conflitti armati, repressione del dissenso, discriminazione, ingiustizia economica e climatica e l’uso improprio della tecnologia per violare i diritti umani sono alcune delle criticità evidenziate con grande preoccupazione da Amnesty International e documentate nel Rapporto 2024-2025. La situazione dei diritti umani nel mondo.

Segnaliamo due giorni di incontri e riflessioni sui diritti umani a cominciare da venerdì 16 maggio a ISSOGNE (AO), presso l’Auditorium delle scuole, località La Colombiere 18, ore 21,00. L’incontro verterà sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan con lo scrittore Fawad e Raufi.
Secondo appuntamento sabato 17 maggio a TORINO, presso la Casa del quartiere Aiuola Ginzburg, via Morgari 14, ore 18,30. Sarà l’occasione per una riflessione sul Referendum sulla cittadinanza dell’8-9 giugno. Dialogano con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Annalisa Camilli e Luca Andreani; testimonianze di Mosaico Refugees.

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