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“Africa contesa”, incontri a Senigallia, Rimini e Mogliano Veneto
23/11/2024. “La dirigenza comunista è stata in grado di intrecciare una complessa e fitta rete di interessi che si estende su tutto il continente, evitando con grande accortezza di impegnarsi con interventi militari diretti nei teatri di crisi, al contrario delle altre potenze, ricorrendo alle sole armi della politica per mettere in sicurezza interessi e investimenti – scrive il giornalista Rai Enzo Nucci nel libro dal titolo Africa contesa. La risposta del continente all’assalto delle superpotenze. La Cina ha sempre giudicato terrorismo e colpi di Stato alla stregua di “affari interni” che non la coinvolgono: una strategia per non rimanere invischiati (come gli occidentali) nella palude bellica pur non rinunciando a inondare il mercato di armi. Insomma, nessuna tentazione di guerra al terrore in prima persona in stile statunitense, di interventismo russo modello Wagner o di facile lusinga francese di grandeur militarista. Ma l’instabilità politica del contesto rischia di mettere a dura prova la direttiva-cardine di non ingerenza fino a oggi tenacemente rispettata. È la prudente strategia del basso profilo inaugurata dal presidente Deng Xiaoping nel periodo di trapasso post maoista: alla luce dei risultati, il piatto della bilancia pende largamente a favore del Dragone, che ambisce porsi alla testa del Sud del mondo.
Gli eventi che hanno preso forma dal 2020 a oggi hanno fatto nascere un nuovo ordine mondiale i cui equilibri, sviluppi e confini sono ancora tutti da definire. Un work in progress che fa dell’Africa il tassello centrale del puzzle geopolitico in fieri. La Russia, dopo gli anni dell’abbandono seguiti allo sfacelo dell’impero sovietico, è tornata al lavoro per riconquistare posizioni che deteneva durante la guerra fredda, entrando in competizione con la Cina. Gli Stati Uniti faticano a seguire il cammino di un continente in rapida evoluzione mentre i Paesi europei (in particolare la Francia) pagano lo scotto di un passato coloniale che si perpetua fino ai nostri giorni grazie al sostegno artificioso a “governi fantoccio”. Intanto anche la Turchia ha fatto il suo ingresso in Africa in competizione con i Paesi arabi.
In questo coacervo di interessi – materie prime, controllo geopolitico del territorio, basi militari, commercio – l’Africa prova a ritagliarsi un ruolo inedito, anche attraverso la nascita di un nuovo movimento di Paesi non allineati che rifiuta la richiesta del blocco occidentale di isolare la Russia sul piano internazionale ma che si ribella anche a Mosca che molto promette in termini di cooperazione e aiuti ma poco mantiene. Su tutto pesa l’incognita jihadista, che sta concentrando in Africa i suoi sforzi per la creazione del Califfato dopo il fallimento nell’area mediorientale.
Enzo Nucci parla di tutto questo e molto altro nell’approfondito volume dal titolo Africa contesa. La risposta del continente all’assalto delle superpotenze che verrà presentato nei prossimi giorni secondo questo calendario:
– martedì 26 novembre, SENIGALLIA (AN), presso l’auditorium San Rocco, ore 21,00. Sarà presente l’autore. Evento in collaborazione con La Voce Misena, Centro Missionario, Caritas, Scuola di pace V. Buccelletti, libreria Mastai;
– mercoledì 27 novembre, RIMINI, presso l’hotel Imperiale, viale Vespucci 16, ore 19,45. Contributo per la serata € 35,00, prenotazione entro il 23/11, WhatsApp 339/6923318, 347/2391764;
– giovedì 28 novembre, MOGLIANO VENETO (TV), presso Auditorium Centro Anziani, via Carlo Alberto Dalla Chiesa 1/b, ore 20,45. Dialoga con l’autore Bruno Desidera. Iniziativa nell’ambito di Geostorie 2024 – Mogliano incontra il mondo.
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