“Botte da derby”, un estratto

04/03/2025. “L’arbitro Gambarotta, nel vano tentativo di riportare la calma, riceveva un calcio in uno stinco da Peiró senza accorgersene, mentre il guardalinee Ferrando veniva colpito a un occhio. Dal mucchio si vedeva infine sbucare Ferrini, che cercava di raggiungere Sivori per sferrargli un calcio. Ferrini era appena stato graziato da una squalifica per ingiurie nei confronti di un arbitro in una gara amichevole. Avrebbe quindi dovuto, se non altro, sentire il dovere di autocontrollarsi. Invece dopo l’ammonizione del primo tempo si era lasciato trascinare dal nervosismo. Sivori, che chissà cosa avrà detto a Ferrini, non reagiva, limitandosi a difendersi, mentre qualche giocatore accorreva a separare i due. L’arbitro Gambarotta concludeva in bellezza la sua prestazione espellendo salomonicamente un calciatore per squadra: Castano, che una qualche responsabilità poteva anche averla, e Ferretti, la cui unica colpa era quella di avere subìto una gomitata e un pugno. Ristabilita un po’ di calma, la partita finiva e le risse si trasferivano sugli spalti dove i tifosi delle due squadre accendevano qua e là piccole scaramucce”.

Il derby della Mole, tra Juventus e Torino, è il più antico d’Italia, caratterizzato da sempre da un clima molto acceso, fino ad arrivare a toccare punte di scontro fisico memorabili. È il caso del derby del 27 ottobre 1963 che, sebbene dopo mezz’ora vedesse la Juventus vincere 3 a 0 sul Torino, finì con una rissa colossale. Su questa partita e sull’incredibile rissa in campo si concentra il libro di Ico Ferrero dal titolo Botte da derby. Quello Juventus-Torino 3-1 del 27 ottobre ‘63 finito in rissa e grazieall’esame dei filmati d’epoca e le testimonianze di calciatori e giornalisti, l’autore ristabilisce la verità su Sivori, su Ferrini e tanto altro ancora.

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