“Brucia anche l’umanità”, due incontri a Torino e Castellamonte (TO)

04/09/2024. “Domani uscirò da Gaza. La mia missione sta per finire e tornerò a Torino – scrive Martina Marchiò, infermiera che ha lavorato per Medici Senza Frontiera nella Striscia di Gaza, nel libro dal titolo Brucia anche l’umanità. Diario di un’infermiera a Gaza. Sono felice di aver avuto il tempo di rivedere i miei colleghi in questo giorno così tragico. Sono stanca e triste. È stata una giornata intensa, ma alla fine siamo riusciti a dimettere o a trasferire i feriti ai pochi ospedali rimasti in funzione, anche se nessuna struttura sanitaria a Gaza è in grado di gestire un flusso di pazienti come questo. Il sistema sanitario è stato decimato ed è al collasso.

Lascerò Gaza con il cuore pesante, con la paura che quello con i miei colleghi possa essere un addio e non un arrivederci, con l’amaro in bocca per tutto questo disgustoso dolore che si appiccica sulla pelle.

Cerco di non pensare troppo, per non sentire che quel dolore ormai ce l’ho dentro. Deve essermi entrato dagli occhi ogni volta che ho guardato le tende che si moltiplicavano lungo la costa, le persone fuggire per l’ennesima volta e gli edifici distrutti. Forse, invece, il dolore mi è entrato dalle orecchie con gli spari, i boati e le urla che ho sentito. L’ho annusato, questo dolore, nell’odore di bruciato, in quello del sudore di corpi che si affollano in un ospedale pensando sia un posto sicuro e nel profumo della salsedine mossa dal vento.

Domani attraverserò il confine che separa l’inferno dal mondo. Tornerò a casa, io che ancora ce l’ho, ma non dimenticherò mai Gaza e non smetterò mai di raccontarla. Raccontare qualche volta salva delle vite e aiuta a non dimenticare. L’umanità che brucia ci ricorda l’importanza di restare umani, di ritrovare uno sguardo empatico verso il prossimo e di riscoprire ancora una volta il sentimento della compassione”.

Brucia anche l’umanità. Diario di un’infermiera a Gaza è un libro intenso e diretto che porta il lettore, in una sorta di ascensore emozionale, direttamente in mezzo al conflitto, fianco a fianco con medici, infermieri e sanitari, impegnati ogni giorno a prestare cure e assistenza medica. Un libro che vuole scuotere e risvegliare le coscienze perché la tanta esposizione del dolore a cui siamo abituati non si trasformi in assuefazione.

Segnaliamo due incontri con l’autrice che si terranno il primo domani a TORINO, presso l’associazione culturale Comala, corso Francesco Ferrucci 65/a, ore 19,00. Dialoga con l’autrice Mattia Bidoli, partecipa il gruppo MSF di Torino. Secondo appuntamento a CASTELLAMONTE (TO), domenica 8 settembre, presso il Comune, ore 21,00.

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