“Bucefalo il pugilatore” un estratto

20/01/2025. “‘N po’ de tempo prima, ‘nzieme a Giosuè e a Romoletto, me trovai anche ‘n lavoretto che era lo stracciarolo! Anzi, più che stracciarolo direi venditore ambulante, sì perché più che li stracci vennevamo suvenir pe’ li stranieri. ‘Sto lavoro era uno dei lavori più antichi che l’ebbrei faceveno a Roma, ‘nfatti m’ha detto Ignazio er carzolaro, uno dei più saggi der ghetto (che Ignazio tante cose le conosce) che ‘r nome itajano der lavoro che facevo nun era questo che v’ho appena detto ma “urtista“, eh sì… perché quanno che all’epoca dei Papi fu dato a certi ebbrei de venne ‘a robba, tipo li santini, li rosari e le medajette religgiose pe’ li pellegrini che venivano a Roma, pe’ fa più mangoddi possibili, l’ebbrei, pe’ fasse notà, annaveno a sbatte addosso alla gente, je annaveno a urtà addosso. Questo fu er motivo la quale, secondo Ignazio, se me chiedevano che lavoro facevo dovevo da risponne non quello che v’ho appena detto ma “urtista”… e a me ‘sta cosa me piaceva da matti, ‘nfatti a venne ero propro bravo perché facevo ‘sto lavoro come da regolamento, annavo a sbatte addosso a tutti! Poi cor fatto che all’epoca ero tosto, quanno che sbattevo e me cadeva quarche cosa, la gente pe’ evità probblemi, me dava sempre quarche mangoddo ‘n più, come si la corpa fosse stata loro”.

Come si vive nel ghetto di Roma durante il fascismo? Si cercava di vivere una vita il più possibile normale, mettendo insieme il pranzo con la cena e cercando mille modi, anche i più creativi, per sbarcare il lunario. Alessio De Caprio nel brano sopra riportato tratto da Bucefalo il pugilatore ci racconta la vera storia di Lazzaro Anticoli, ebreo residente nel ghetto di Roma, venditore ambulante e boxeur aspirante al titolo di campione nazionale, arrestato e ucciso insieme ad altri 334 martiri – civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni – il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine dalle forze di occupazione tedesche.

Attraverso il dramma di Lazzaro Alessio De Caprio in Bucefalo il pugilatore racconta le vicende di un quartiere intero, che negli anni Trenta e Quaranta del Novecento hanno caratterizzato la vita di “piazza” di uno dei cuori pulsanti della Capitale.

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