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Un estratto da “Battito rock”
09/04/2025. “Finisco di scolarmi la mia acqua nello stesso istante in cui Omar spalanca la porta dello studio di produzione. Entra in scena così una sala di almeno venti metri quadri con all’interno tre monitor ultramoderni, quattro enormi casse audio agli angoli della stanza e un gigantesco mixer. Il produttore mi lascia accomodare sul divanetto e si posiziona al mixer prendendo dal taschino del suo blazer la chiavetta usb che gli ho consegnato poco prima. Distendo le gambe in attesa di un suo giudizio. Sono otto brani da ascoltare e valutare. Se dovesse andare tutto per il verso giusto e dovesse apprezzare il mio talento, potrei essere dentro. Altrimenti potrò dire addio a questa ipotesi di collaborazione che mi ostino prepotentemente a non voler chiamare sogno. Non voglio illudermi, in ogni caso”.
Felix, il protagonista del romanzo di Alessandro Zaritto dal titolo Battito rock. Cadere e rinascere a Trieste di cui abbiamo letto nel brano poco sopra, è un uomo ribelle con un grande talento nella scrittura dei testi musicali. Subito dopo aver perso l’ennesimo posto di lavoro a causa del suo pessimo carattere, incontra una veggente e questa gli rivela, con suo stupore, che gli restano ancora solo dieci giorni di vita. Con Trieste sempre ben presente sullo sfondo, nelle ultime 240 ore della sua esistenza Felix si trova ad affrontare una serie di eventi che lo rendono, passo dopo passo, una persona migliore, a partire dall’incontro con una donna speciale e a quello con un noto produttore musicale.
In questi presunti sprazzi finali della sua vita, Felix si trova ad affrontare a muso duro e senza ripensamenti sé stesso e il suo destino in un libro che gira a tempo di rock fino all’ultimo sorprendente e fatale incontro con la veggente, ormai a tempo scaduto…
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